Torna a sventolare la bandiera della Fokker, l'industria aeronautica olandese fondata il 22 febbraio 1912 da Anthony Fokker. Era stata ammainata il 15 marzo 1996, quando la società, produttrice di aerei passeggeri sotto i 100 posti, venne dichiarata fallita in seguito alla decisione della tedesca Dasa (oggi Eads) di abbandonare al suo destino il gruppo in crisi, con 5.664 dipendenti, nel quale aveva perso 4mila miliardi di vecchie lire. Nel flop fu azzerato l'investimento di Finmeccanica che, nella rincorsa a un'improbabile alleanza, aveva acquisito il 3,48% della società per 51 miliardi di vecchie lire. Metà della Fokker fu quindi salvata da un altro gruppo olandese, Stork. Da ieri la Stork Aerospace è tornata a fregiarsi del marchio Fokker, che compare su circa 700 aerei nel mondo. Con 3.700 dipendenti, il gruppo aerospaziale ha fatturato 597 milioni di euro nel 2008. La nuova Fokker collabora alla realizzazione del caccia americano F-35, all'Airbus 380 e al Boeing 747-8. (G.D.)