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Oggi questi pescatori non tornano in Sicilia, fanno qui una festa che a Terrasini non si celebra più, durante la quale i marinai più prestanti si arrampicano su un'antenna a mare, un palo orizzontale spalmato di grasso con in fondo una bandiera. Solo dopo moltissime cadute un marinaio riuscirà a raggiungere la bandiera senza cadere nel freddo, freddo mare di qua. Ci danno un'immagine degli italiani che sono molto più capaci di mobilità e progetto degli italiani rimasti, un'immagine d'appartenenza e comunità che in patria sembra impossibile e una capacità di stare tra due mondi e di transitare i propri figli verso un mondo che è protettivo, ma allo stesso tempo ti sfida ad aprirti e a tentare d'inventarti una globalizzazione personale.
Il contrario dello sguardo razzista che dalla madrepatria si estende su di loro, come se fossero dei poveracci perduti. È l'Italia migliore, quella che ci è bastato coprire di stereotipi, per nascondere che il fallimento si estende come un'ombra gigante proprio su chi è rimasto.