I continui ritardi dell'Boeing 787 Dreamliner mietono la prima vittima. A pagare lo scotto è stato il presidente e Ceo della divisione aerei civili del colosso di Seattle Scott Carson, da quasi quarant'anni alla Boeing. Lo sostituirà Jim Albaugh responsabile della divisione defense systems del gruppo. È il segnale dell'aria pesante che si respira ai massimi livelli del secondo produttore al mondo di velivoli civili: il nuovo aereo è in ritardo di due anni e mezzo e ha già subito sei rinvii, l'ultimo a giugno, ma la scorsa settimana è stato garantito che il Dreamliner volerà sicuramente entro la fine dell'anno. Il numero uno James McNervey ci ha messo la faccia giocandosi il tutto per tutto. Per Boeing, a questo punto, è diventata una questione di immagine e se dovesse mancare anche il prossimo appuntamento, le prospettive si faranno assai difficili da gestire. I clienti che hanno finora avanzato ordini per 850 aerei, stanno cominciando a fremere chiedendo compensazioni per le mancate consegne. (Ma.Mo.)