Siamo italiani, teniamo famiglia e teniamo un distretto produttivo. A volte il distretto coincide con il collegio elettorale. Quando le elezioni e la discussione sull'assegnazione degli incentivi a loro volta coincidono, può succedere un patatrac. Un tira e molla che può ricordare l'assalto alla diligenza che si verificava durante la discussione delle leggi finanziarie di un tempo poi non tanto lontano. Il dibattito ora si concentra sul nuovo decreto in corso di preparazione per i settori in crisi. Con la Lega che rinnova i dubbi sugli aiuti all'auto e strizza l'occhio ai produttori del mobile. E il parlamentare del Pdl che fa lo stesso con il distretto più forte del suo collegio. È necessario guardare avanti. I settori produttivi sono in sofferenza, le finanze dello stato contingentate. Qualità e merito saranno alla base dell'assegnazione dei fondi dice il goveno. C'è da augurarsi che non sia una foglia di fico dietro cui si nascondano criteri discutibili e soggettivi. Dai primi spifferi di ministri, sottosegretari e deputati sembra che l'attenzione alle elezioni regionali prevalga su tutto. Sarebbe un clamoroso errore per il paese.