L'attesa per il 2009 era per un mercato dell'auto italiano in leggero sorpasso sul 2008. Dicembre, con i suoi soli 21 giorni lavorativi, ha però frenato leggermente le ambizioni del settore, che si è dovuto accontenare di vendite in linea con l'anno precedente (la flessione è stata dello 0,2%). Un risultato comunque da incorniciare, vista la crisi che ha imperversato durante tutto il 2009. Un esito, tuttavia, in buona parte da ricondurre alla tornata d'incentivi governativi che ha sostenuto le vendite e spinto gli italiani a scegliere auto con carburanti alternativi a benzina e diesel, tanto che tra tutte le vetture immatricolate il 22% viaggia a gpl e metano contro il 7% del 2008. Un boom che si potrebbe cavalcare per dare ulteriore sostegno al mercato auto e contemporaneamente per favorire lo sviluppo della nuova "industria verde".
La prassi dei vecchi incentivi non durerà per sempre, mentre sostenere la vettura "ecologica" ribilancerebbe il parco auto del paese e darebbe stimolo ai carburanti alternativi, settore che oggi in Italia è appannaggio quasi esclusivo di due gruppi.