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Il massimo, però, è un sito in stile supermercato virtuale con il classico "Aggiungi al carrello": una società a Cipro comprensiva del conto corrente bancario te la prendi a 1.685 euro con sconto di 60 euro grazie all'acquisto telematico. E puoi completare il carrello, sempre con sconti, con una Hong Kong limited a 1.700 dollari o una ditta non residente di Gibilterra a 1.370 dollari, una Bahamas Ibc per 2.350 dollari e un conto corrente bancario aziendale a 550 dollari. Un servizio comodo, come comprare un libro da Amazon.
Un altro web store si limita a chiedere il nome dell'intestatario «per uso interno», l'indirizzo cui mandare la documentazione e una breve descrizione dell'attività economica: «Raccomandiamo di essere il più generici possibili per non essere costretti a cambiamenti successivi. Trading internazionale o proprietà immobiliari è più che sufficiente». In cambio di tutte queste informazioni (si fa per dire) il sito promette un conto privato in una banca austriaca con l'assicurazione: «No personal visit to Austria required».
Un mercato virtuale grandioso. Che nonostante tutti i proclami pubblici contro i paradisi fiscali continua a espandersi, a trovare nuovi spazi compiacenti come la Nuova Zelanda che sta soppiantando la vecchia Andorra, il Lussemburgo o Montecarlo. Perché nell'offshore, come nei saldi, cerchi, e trovi, sempre qualcosa di nuovo.
Certo, alcuni siti possono nascondere - come prassi - truffe online. Altri possono promettere faville e poi farti trovare condizioni restrittive e costi aggiuntivi. Ma possibile che sia tutto così dannatamente facile? Viene la voglia di provare.
Io l'ho fatto. Un'ora di lavoro al computer con un normale programma software e tarocco malamente la scannerizzazione del mio passaporto. Cambio nome e cognome, nasco a Milano, modifico il numero e già che ci sono mi tolgo pure qualche anno. All'una di notte spedisco la mia nuova identità a un sito particolarmente aggressivo: «Buongiorno. Invio i miei dati per la costituzione di una società anonima e l'apertura di un conto corrente in un paese europeo. È piuttosto urgente, ma specifico che in questo periodo non posso muovermi dall'Italia causa impegni di lavoro». Allego anche l'ultima bolletta dell'acqua intestata al nome falso, via Cuneo (che non esiste) 20068 (codice sbagliato) Monza.
Una patacca colossale, basta navigare due minuti su Google maps o sul sito delle Poste italiane. O controllando bene il passaporto. Dopo meno di sette ore, la risposta: «Cari Giovani, ti ringrazio per la richiesta. Spero che tu capisca la mia risposta, ho tradotto dalla lingua inglese usando il computer! Ho ricevuto i documenti via mail, ti informo che la società sarà pronta dopo due giorni che riceveremo i 1.800 euro necessari che potrete inviare con bonifico bancario o con Western Union con la motivazione di consulenza organizzazione internazionale. Il conto in banca saranno necessari 5 giorni. Kind regards».