Anche i carburanti, come il vino o il formaggio, dovrebbero avere un'indicazione di origine protetta. L'idea è del generale in pensione Wesley Clark, già comandante supremo delle forze Nato durante la guerra del Kosovo e oggi co-presidente di Growth Energy, il gruppo che rappresenta gli interessi dei produttori americani di etanolo. L'intenzione di Clark è chiara: nel caso dei carburanti il "consumo consapevole" si può facilmente trasformare nel tanto discusso motto "buy american", facendo leva sul disagio che proverebbero gli automobilisti vedendosi offrire benzine prodotte con petrolio venezuelano, nigeriano o iracheno. Ne verrebbe una spinta ai pozzi petroliferi americani e al bioetanolo derivato dal mais dell'Iowa. Ma l'American Petroleum Institute non ha gradito: «L'idea di Clark? Xenofoba e impraticabile». (R.C.)