Rischio di azzeramento per la Banca Centrale di San Marino. Con la revoca di Stefano Caringi, capo della Vigilanza della Banca Centrale del Titano e le dimissioni minacciate da Luca Papi e da Biagio Bossone, rispettivamente direttore e presidente dell'Authority bancaria, San Marino rischia di ritrovarsi, in sole 24 ore, senza organo di controllo. Caringi, Papi e Bossone, provengono dalla Banca d'Italia. Bossone era giunto sulla Rocca nel marzo del 2009 in sostituzione di Antonio Valentini, che si era dimesso nel gennaio del 2008 dopo l'apertura dell'inchiesta su Asset Banca. A decidere la sfiducia nei confronti di Caringi è stato il locale Comitato per il credito e il risparmio. La ragione? Le opinioni espresse dal funzionario durante le deposizioni di fronte al Pm Fabio Di Vizio nell'ambito dell'inchiesta Varano, sul gruppo bancario Delta, opinioni giudicate eccessivamente «filo italiane». Una «ritorsione» tutta politica che rischia ora di trasformarsi in un autogol e nella decapitazione dell'Authority. (St. E.)