Stilando, alla vigilia di Capodanno, la classifica dei personaggi dell'economia italiana 2009 ci sembrava al massimo di aver peccato per mancanza di originalità (confessiamo: ora della scelta pubblica, la riunione di redazione del Sole alle 11, in collegamento video con la sede di Roma e nessuno aveva ancora toccato spumante!). I nomi votati dai colleghi includono il ministro dell'economia Tremonti (numero 5 per il Financial Times 2009 e, by default, infine primo in Italia), il governatore Draghi, la presidente di Confindustria, un piccolo imprenditore, il Ceo dell'Eni, gli editori Berlusconi (Marina) e De Benedetti, i banchieri, insomma i nomi da prima pagina di 365 giorni, fino a Saviano per la sua battaglia di legalità al Sud. Ringraziamo quindi i colleghi di tante testate, Unità, Riformista, Il Giornale, Voce.info, Chicago Boys, per avere elogiato o criticato la scelta, traendo materia di dibattito dalla nostra classifica. Ci ha sorpreso solo chi, Pierino o Lucignolo, ha voluto seminare (Tremonti? Scaroni? venduti!) l'eterna zizzania italiana. Non ne capiremmo - davvero - la ragione, se non ricordassimo l'Epitteto studiato da giovani, il Manuale: l'infelicità del servo è credere che tutto il mondo sia popolato solo da servi, suoi simili infelici.