Ha prevalso il rispetto per il contribuente nella scelta dell'amministrazione finanziaria di applicare da quest'anno le nuove regole sulle controllate estere in paesi a fiscalità privilegiata, previste nel 2009. Dopo mesi di riflessione, l'agenzia delle Entrate ha ieri ufficializzato la presa di posizione a favore dei contribuenti che, da quest'anno, appunto, dovranno dimostrare un interesse economico reale alla base dell'insediamento in un paese black list. In questi giorni i segnali di tale linea si erano moltiplicati, in quanto i modelli di dichiarazione per il 2009 – come segnalato dal Sole 24 Ore – non registrano le nuove regole.
Tuttavia, la conclusione non era scontata, visto che per mesi si è disputato un braccio di ferro. Da una parte chi – come Il Sole – ha sempre affermato la necessità di rispettare lo Statuto dei contribuenti, in particolare il principio che i cambiamenti in ambito fiscale non possono essere introdotti per il passato. Dall'altra, c'è chi ha speso argomenti a favore del giro di vite subito, fin dal 2009, anche per ragioni di gettito. Alla fine hanno prevalso il rispetto per il contribuente e per le regole: una buona carta per un'agenzia delle Entrate che vuole fondare il rapporto con il contribuente sul rispetto e l'autorevolezza, non sull'autoritarismo.