La Befana della Lotteria Italia mostra i segni di una vecchiaia ormai irreversibile: 11,6 tagliandi venduti (58 milioni di incasso) per il biglietto che sarà estratto stasera equivalgono a una perdita secca del 37,3% sul 2009 e dipingono più di una ruga sul personaggio fin qui sinonimo di fortuna. Non è servito il raddoppio della posta in palio, due premi da5 milioni, inedito caso di ex aequo nella storia dei concorsi. E non basta spiegare la cosa con la crisi - che ormai dà un perché perfino alle congiunture astrali - dal momento che concorsi e lotterie hanno raccolto nel 2009 53 miliardi, ovvero il 12% in più rispetto al 2008. Il fatto è un altro: i tempi della Befana non sono più quelli degli italiani. Gratta e vinci e Win for life hanno strizzato i tempi dell'attesa, centrifugato l'emozione della vincita,reso quotidiana l'ansialievemente orgasmatica di scoprire se dal biglietto fatato arriva la svolta della vita. La Lotteria dell'Epifania è rimasta fedele a se stessa, tempi da secolo XX. Nel frattempo gli italiani, con entrambi i piedi nel XXI, hanno smesso di credere alla Befana. Hanno ormai troppo fretta per aspettarla.