L'impressione è quella di una sanatoria a chiarimenti successivi. Con aperture periodiche destinate, sulla base dell'esperienza quotidiana, a favorire la riuscita della regolarizzazione di colf e badanti. E a trovare nelle pieghe interpretative consentite dalle disposizioni di legge gli strumenti per rafforzare un'operazione partita, come dice il ministero dell'Interno, «con dolcezza».
Dopo che qualche giorno fa il Viminale aveva chiarito che la regolarizzazione (e l'assunzione) come colf e badanti può essere seguita dal cambio di lavoro, ora arriva un'apertura sul requisito di reddito familiare necessario per la sanatoria delle collaboratrici. La scelta è significativa, al di là dell'entità dello sconto riconosciuto, se si considera che proprio sull'eccessiva rigidità dei vincoli di reddito si basano le preoccupazioni dei patronati e dei consulenti del lavoro di una riuscita dell'operazione al di sotto delle aspettative.
Forse, al di là delle tensioni e dei giochi delle parti che suscita il tema immigrazione, questa volta sta vincendo il pragmatismo.