Tutto verrà fatto – promette il governo – per garantire agli operatori elettrici le migliori condizioni per decidere come e dove costruire le nuove centrali nucleari italiane. Si lavora sodo. Anche se bisognerà aspettare metà febbraio per conoscere i contenuti del primo decreto "operativo". Quello che indicherà i criteri per definire le zone adatte e quelle non adatte a ospitare gli impianti. E, non meno importanti, i criteri per favorire un accordo tra i gestori elettrici e le popolazioni locali. Alle quali potranno, anzi dovranno, essere garantite buone compensazioni. Il governo si assumerà un onere difficile: in caso di mancato accordo tra le parti e fermo restando il rispetto di tutti i criteri ambientali e di sicurezza, la costruzione della centrale verrà comunque garantita per legge. Agli operatori, fin d'ora, l'onere di sostenere il grosso della spesa per le compensazioni. Sarà indubbiamente un buon test di maturità per lo scenario energetico italiano liberalizzato.