Fumare fa male alla salute, ma non fumare fa male ai conti aziendali. Triste a dirsi, ma per il britannico Gala Coral Group, che non opera nel tabacco ma bensì nelle scommesse e nel bingo, non c'è verità più cocente. Il gruppo inglese è tornato a bussare alle porte delle banche creditrici per ottenere una moratoria sul debito da 2,5 miliardi di dollari. Tutto per guadagnare tempo e poter ristrutturare il debito che è diventato insostenibile dopo la legge anti-fumo del 2007. Già perché gli inglesi non ci trovano più gusto ad andare a giocare al bingo o a recarsi nei casinò della Gala Coral da quando non è più possibile stemperare lo stress delle scommesse e delle puntate con una "sana" boccata di fumo. Ma il gruppo britannico non si perde d'animo e stima una lenta ripresa del business nei prossimi due anni, che permetterà di ripagare interessi e debito nel triennio a venire. Intanto gli azionisti, i private equity Permira, Condover e Cinven, hanno un bel daffare con la ristrutturazione del debito e Blackstone sta alla finestra pronto a entrare in gioco, secondo alcune indiscrezioni. (Mo.D)