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Ora supponiamo che le autorità, invece di mantenere la calma, vengano prese dal panico e indotte a dare una stretta alla spesa pubblica e alle politiche monetarie. Considerando l'estrema fragilità del settore privato, una mossa del genere potrebbe causare un'altra recessione. Il risultato inevitabile sarebbe un'altra tornata di politiche monetarie e misure di spesa di emergenza. Il punto è di fondo: non sono le misure monetarie e di spesa eccezionali la causa principale del pericolo. Alla radice c'è la debolezza dell'economia privata. Le misure assunte sono una conseguenza.
Tutto questo rende molto delicata la questione dell'implementazione di exit strategy a livello nazionale e globale. Quasi certamente si faranno degli errori. Ma è perfettamente chiaro quali dovranno essere gli elementi chiave: banche centrali credibilmente indipendenti, un impegno credibile per la responsabilità di bilancio sul lungo termine e il riequilibrio della domanda globale, senza tornare alla dipendenza dai paesi "spendaccioni".
Sarà facile? Assolutamente no. Andrà così? Temo di no. Ma i governi almeno ci hanno dato l'opportunità di discutere dell'uscita, e questo è un successo. Su questo dobbiamo costruire una ripresa globale forte.
(Traduzione di Fabio Galimberti)
© FINANCIAL TIMES