«Un nuovo capitolo della veemente polemica che da tempo lo oppone agli economisti». Così Giuseppe Berta ha definito sulla Stampa di ieri l'intervento del ministro dell'Economia Giulio Tremonti al dibattito organizzato lunedì dal Sole 24 Ore all'Università Bocconi di Milano.
L'incontro a cui hanno partecipato Tremonti e l'ex ministro Enrico Letta - moderati dal direttore del Sole 24 Ore Gianni Riotta e introdotti dal presidente della Bocconi Mario Monti e dal rettore dell'ateneo Guido Tabellini - è stata l'occasione per presentare il volume Lezioni per il futuro - Le idee per battere la crisi, edito dal Sole 24 Ore, che raccoglie gli interventi di economisti, politici, operatori economici e finanziari, pubblicati sul quotidiano tra maggio e giugno 2009.
Le testate italiane, dalla Stampa al Corriere della Sera, hanno sottolineato che la presenza di Tremonti nel «tempio degli economisti» (come recita il titolo del Riformista) rappresenta l'inizio di un nuovo corso dei rapporti tra via XX Settembre e gli studiosi, chiamati "maghi" dal ministro perché incapaci di vedere la crisi. Sedici economisti (tra cui Tito Boeri, Francesco Giavazzi, Marco Onado) avevano firmato la scorsa settimana un appello per contestare la tesi del ministro. «Ieri Tremonti - continua Berta sulla Stampa - ha scelto di riformulare il suo atto d'accusa contro gli economisti». Proprio l'Università Bocconi, sottolinea Marco Ferrante sul Riformista, è «il luogo in cui si concentrano una parte dei suoi avversari e molti di quegli economisti che la settimana scorsa hanno firmato la lettera». Certo, Tremonti non risparmia le sue "stilettate" ai professori che hanno «peccato» per «eccesso di autismo e arroganza» ma quello che emerge è, come ha scritto Sergio Bocconi sul Corriere della Sera, «un'atmosfera un po' bipartisan che coinvolge anche il federalismo fiscale».
Dopo aver infatti ribadito che nella exit strategy per la crisi serve una governance globale, Tremonti insiste sulla riforme condivise. Come ricorda il Corriere della Sera, il ministro ha teso una mano all'opposizione rispondendo a Letta che invocava riforme: «Va fatta la riforma degli ammortizzatori sociali? La faremo, la faremo e voi ci darete una mano».
Altro argomento cruciale affrontato dal ministro e ripreso ieri da quotidiani - dal romano Il Tempo all'Avvenire - e televisioni, è il Sud, definito da Tremonti «una questione aperta» che può essere risolta attraverso il federalismo fiscale: che serve a tenere insieme il paese «in una logica di legalità democratica e repubblicana». Il dibattito è aperto e aspettando l'autunno si riparte dalle Lezioni per il futuro.
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