Superman contro Batman da ieri non è più un duello tra cosmologie, epiche e scenografie. Non è un fatto di preferenze tra le matite asciutte di Jerry Siegel e Joe Shuster e quelle più immaginifiche di Bob Kane e Bill Finger. La guerra tra fan è diventata battaglia combattuta a colpi di rialzi d'asta. Un milione e mezzo è costato il primo Action Comic che – annata 1938 – ha fatto esordire Superman. Quattro giorni prima il Detective Comics che ha battezzato l'uomo pipistrello - anno 1939 - era stato battuto a un milione di dollari. Sappiamo da tempo che i fumetti non sono sottoletteratura, ma una forma d'arte alla pari delle Campbell di Andy Warhol. Tutto ciò ha un mercato, una domanda e un'offerta. Tuttavia dietro queste cifre (e quelle date) c'è un'America che ha nostalgia. Di un tempo in cui la crisi del '29 era ancora viva ma mordeva meno. E la paura lasciava spazio al fantastico. Di lì a poco la Guerra, d'accordo. Ma in mezzo Clark Kent e Bruce Wayne. Pezzi di sogno che in tempi di altra paura si pagano a caro prezzo.