W olf ha la reputazione di essere l'insider per eccellenza dell'economia, un habitué del World Economic Forum e degli incontri esclusivi del Bilderberg Group, un amico e un consigliere di personaggi comeLarrySummers( al14?postodellaclassifica). Quando è spazientito dagli interventi ostinatamente sbagliati e dall'agire irresponsabile dei signori della finanza, la sua penna è talmente incisiva da risultare chirurgica. La sua rubrica, frutto di ricerche approfondite e ricca di note a piè di pagina e sussidi visivi, ha un tono insieme didattico e spiritoso. Gli è capitato di affermare che nessun piano governativo di ripresa si è preso la briga di regolamentare e di ridurre l'influenza del settore finanziario. «Siamo a un punto intollerabile - ha scritto in settembre- . L'odierna concentrazione di potere e di ricchezza privata garantita dallo stato va sicuramente eliminata». Eppure Wolf non è un demolitore apocalittico. Privo di una chiara inclinazione ideologica (anche se impegnato sul fronte del libero mercato) predilige quello che funziona, come si evince dal titolo del suo libro Perché la globalizzazione funziona (Il Mulino).
(Traduzione di Fabio Galimberti e Sylvie Coyaud)