Stavolta non sono i bonus dei trader o dei top manager delle banche (private) a suscitare polemica e scandalo, ma lo stipendio del dirigente in questo momento più potente di Francia: Henri Proglio, fresco presidente esecutivo di Edf. Non tanto per la cifra in sé, 2 milioni di euro, quanto per il fatto che si tratta di un'azienda controllata all'84% dal Tesoro e che nessun altro boiardo di stato aveva mai guadagnato così tanto. Proglio non vuole giustamente guadagnare meno di quanto guadagnava a Veolia, azienda della quale resta presidente non esecutivo, ma l'opinione pubblica dall'inizio della crisi è particolarmente sensibile alla politica delle remunerazioni. Nicolas Sarkozy ne aveva fatto un cavallo di battaglia nei mesi scorsi tuonando a più riprese contro gli eccessi dell'economia finanziaria, stipendi compresi. Sull'uomo chiamato a rifondare la filiera nucleare invece, silenzio. Segno che va tutto bene? (A.Ger.)