Il no della Svizzera alla costruzione dei minareti ha monopolizzato il dibattito italiano. In un colpo, molti dei protagonisti che calcano la scena politica sembrano aver cancellato la memoria della nostra cultura e tradizione di libertà e tolleranza religiosa. In questi casi invocare il criterio della reciprocità è un'arma propagandistica formidabile. Ma in una moderna democrazia la reciprocità non può trasformarsi in rappresaglia, consentendo la pratica e i simboli di un culto straniero solo se nei paesi corrispettivi è permesso l'esercizio delle proprie fedi religiose. La superiorità delle democrazie occidentali, dall'Illuminismo in poi, è sempre stata la libertà di confessione affiancata, semmai, dal solo limite di rispettare le leggi fondamentali degli stati. Anche, e soprattutto per questo, l'Europa di certo non replicherà la posizione elvetica. La piaga dell'intolleranza, però, è sempre pronta a svilupparsi. Mentre millenni di storia ci insegnano che il proibizionismo non è mai la forza di una nazione, anzi rappresenta spesso la sua debolezza.