L'avvicendamento al vertice della Chevron rientra apparentemente nell'ordinaria turnazione dei manager. In realtà il cambio della guardia annunciato ieri dalla seconda più grande compagnia petrolifera americana – e una delle primissime a livello mondiale - contiene almeno due elementi di novità che meritano di essere rilevati. Il primo è che l'amministratore delegato uscente David O' Reilly, considerato come la punta di diamante del gruppo per aver organizzato e portato a termine la fusione con Texaco, lascia l'incarico con due anni d'anticipo sulla scadenza dei sessantacinque anni fissata dallo statuto della società. Il secondo fattore è che il manager subentrante John S. Watson è un dirigente poco più che cinquantenne cresciuto tra i ranghi del gruppo dopo un esordio come semplice analista. In attesa di nuove regole sugli stipendi sembra dunque avviata la fase dello "svecchiamento", processo che apre la strada a una nuova generazione di manager post crisi e che testimonia come il fattore età potrebbe diventare sempre più importante.