I l debutto ufficiale è previsto per il 20 e il 21 novembre a Milano, quando premi Nobel come Luc Montagnier, scopritore del virus dell'Hiv , e il chimico Harold Walter Kroto incontreranno studiosi, intellettuali, associazioni e operatori dei diritti umani per discutere di pace.
Ma un'anteprima delle iniziative di
Science for Peace, il movimento internazionale lanciato dalla fondazione Veronesi in partnership con la fondazione Robert F.Kennedy (presieduta da Kathleen Kennedy Townsend), si avrà già il 4 ottobre per la giornata nazionale del movimento. In quell'occasione i leader dell'associazione presenteranno il programma ai media italiani per lanciare una campagna di adesione tra i cittadini e sottoscrizione delle proposte.
Tre gli obiettivi dell'associazione, nata a febbraio scorso da una costola della fondazione del medico milanese: diffusione della cultura di pace, progressiva riduzione delle spese militari e disarmo nucleare. E se il programma di "alfabetizzazione alla non-violenza" si concretizza in corsi di insegnamento nelle scuole, appelli alle Banche centrali per l'adozione di un codice etico e sostegno ai movimenti ecumenici interreligiosi; quello per il disarmo delle nazioni prevede, tra le altre cose, una richiesta ai governi europei per la progressiva riduzione delle spese militari. L'idea di base è destinare le risorse recuperate dalla riduzione delle spese militari a urgenze sociali e progetti di ricerca e sviluppo. Denaro che confluirà in un fondo comune che- sotto il controllo delle Nazioni Unite - devolverà sostegni finanziari solo a quei paesi che perseguano una politica di disarmo o di progressiva smilitarizzazione.
Oltre a esponenti del mondo della scienza, della cultura e dei diritti umani, Science for Peace si nutre del contributo del mondo dell'associazionismo: le 70 riunite nella Coalizione italiana contro la povertà, Emergency, Croce Rossa, Amnesty e Medici senza Frontiere.
(Traduzione Anna Bissanti)