La società italiana – se sollecitata – si dimostra molto sensibile alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. È bastato lanciare l'allarme ieri, sul Sole 24 Ore, per avere una pronta e generosa reazione.
Il direttore dell'Archivio di Stato di Roma, Eugenio Lo Sardo ha infatti denunciato lo stato di degrado in cui si trovano i documenti che riguardano la vita e le opere di Caravaggio conservati nell'Archivio. «Gli inchiostri li stanno corrodendo - ha dichiarato - ma mancano i fondi per continuare a restaurare le carte. Serve poco: con soli 2.500 euro si può mettere in salvo un libro con 600 documenti. E i libri da restaurare sarebbero una decina».
Ci sono stati lettori che hanno fatto velocemente i conti: con poche migliaia di euro è possibile contribuire a far sopravvivere la più viva memoria di Caravaggio, cioè quella racchiusa nei contratti artistici, negli atti giudiziari, negli inventari dei suoi beni? Ma è un'occasione da non perdere! E la reazione non si è fatta attendere. Imprese, assicurazioni, professionisti, università e privati hanno risposto prontamente all'appello, mettendosi in contatto con l'Archivio di Stato di Roma attraverso l'indirizzo e-mail. L'Axa Assicurazioni di Frosinone - nella persona del direttore Raffaele Schioppo - si è detta disponibile ad adottare il restauro di due libri dell'Archivio. Analogamente, la Eberhard & Co (azienda di orologi di pregio) ha dichiarato tramite l'a.d. della sede italiana Mario Peserico di voler sostenere finanziariamente una parte dell'intervento di recupero. Anche Gioia Vernata, dello studio societario del notaio Santarpia di Brescia, si è detta disposta a sovvenzionare subito il restauro di un volume. Per parte sua, il professor Cimino dell'Università di Lecce ha messo a disposizione i laboratori di restauro per le operazioni di recupero dei documenti.
Non meno generosa è stata la reazione di semplici cittadini come Maria Luisa Ricci, che ha chiesto di far parte di una sottoscrizione di privati per finanziare i restauri, o di Piero Benusiglio di Torino che ha chiesto precisi ragguagli su come essere utile. Simpatica l'adesione di Giovanni Pezzola di Brescia. Il lettore, ottantenne, ha posto una precisa condizione al suo eventuale contributo: che si facciano in fretta i restauri, perché gli farebbe piacere - dice - fare in tempo a vederne i risultati.
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