È Stanley Fish, critico del New York Times, a chiedersi «Vi manca Bush?» e il blog del quotidiano liberal si riempie di elogi e improperi. Siamo già al revisionismo sul vituperato presidente George W. Bush? In Minnesota lungo le autostrade sono stati affissi cartelloni pubblicitari con la scritta «Vi manco eh?», illustrati con sorridente poster di W. Il settimanale liberal Newsweek ha già fatto il giro del mondo con la copertina che ripensa la spedizione in Iraq: e se avesse avuto ragione lui? Se, complici le incertezze del primo anno di Obama, si rivalutasse Bush il giovane? Le elezioni del week end a Bagdad hanno contribuito a migliorare lo standard dell'ex inquilino della Casa Bianca, intento a scrivere le sue memorie. E torna in mente il mitico primo ministro cinese Zhou en Lai che non si esprimeva ancora sulla Rivoluzione francese perché, anche due secoli dopo, «È presto per dirlo». Non è presto invece per dire che - malgrado i crassi errori compiuti nel 2002 e 2003 - l'idea di un Iraq democratico (alla araba, certo) non era poi così bislacca. Nel suo ranch W. se la ride.