Diecimila miliardi di dollari. È il Pil degli Stati Uniti? No. È la manovra finanziaria di qualche Paese Ocse? No. È il costo degli interventi pubblici nell'economia? No. Diecimila miliardi di dollari è – secondo i calcoli di Thomson Reuters – l'ammontare di obbligazioni che imprese e banche dovranno rimborsare agli investitori nei prossimi 5 anni in Europa e America. Una montagna record. Frutto del boom di emissioni obbligazionarie che sono arrivate sul mercato quest'anno. E se a questi diecimila miliardi si aggiungono anche le scadenze dei titoli di stato, dei bond dei paesi emergenti e delle varie cartolarizzazioni, la montagna diventa ancora più grande. Di tante migliaia di miliardi di dollari. Di fronte a queste cifre, una domanda nasce spontanea: riusciranno imprese, banche e governi a rimborsare tutta questa montagna di obbligazioni? E soprattutto: riuscirà il mercato a digerirne il rifinanziamento nei prossimi anni? Cosa succederà se i tassi saliranno? E se i mercati cambieranno umore? Tanti quesiti a cui nessuno sa rispondere: cinque anni, in fondo, sono troppo lunghi per un mondo finanziario che ancora oggi ragiona in termini trimestrali.