Il conto (salato) è alla fine arrivato. Inevitabile per Efibanca, la merchant bank del Banco Popolare, che ha dovuto svalutare nell'ultimo bilancio tutti i crediti vantati nei confronti di Tonino Perna e della galassia delle sue società, finite in insolvenza all'inizio di quest'anno. E così con un colpo di penna sono stati cancellati prestiti per circa 155 milioni, portando il saldo delle sofferenze totali a 290 milioni contro i 134 di soli sei mesi fa. A vederla così sembra poca cosa e sono soldi che potrebbero (forse) un domani venire in parte recuperati. Ma per ora il segno resta e forte, dato che Perna con la sua holding Pa Investment era il principale cliente di Efibanca e quei 155 milioni rappresentano la metà di tutti i crediti bancari del gruppo tessile finito a gambe all'aria. Una concentrazione di rischio su un solo soggetto che oggi non sarebbe più permessa. Nel frattempo i protagonisti di quella "liaison dangereuse" hanno lasciato il campo. Perna innanzitutto e con lui l'ad di Efibanca, Enrico Fagioli, che ha lasciato l'istituto all'inizio dell'anno. (Fa.P.)