La finanza è un po' come la politica, vive di consenso e bisogna avere il coraggio di non dire quello che si pensa. Serve molta intuizione e controllo per mantenersi sulla soglia del verosimile, fermarsi prima del ridicolo e stare lontani dai temi eccessivamente insidiosi. Non è facile. Ieri, per esempio, Lloyd Blankfein, amministratore delegato di Goldman Sachs, ha voluto parlare di bonus. Lui, che in materia ha una certa competenza, ha spiegato che i bonus pluriennali dovrebbero essere banditi perché «i compensi continuano a creare risentimento. E questo - ha sottolineato - è in parte comprensibile e appropriato». Blankfein (che ha rinunciato al bonus del 2008 dopo avere incassato 68,5 milioni di dollari nel 2007) non ha fatto una piega neanche nell'affermare che «non c'è molta giustificazione al pagamento di compensi fuori misura discrezionali quando un'istituzione finanziaria perde soldi». Goldman Sachs, aiutata nel 2008 dal Tesoro Usa, ha predisposto il pagamento di 11,4 miliardi di dollari di bonus nei primi 6 mesi del 2009. (A.Grass.)