Il federalismo si vede dal mattino, verrebbe da dire a guardare come (e quando) è stata risolta la grana-precari. Nella futura Italia federale la scuola sarà di competenza esclusiva delle regioni ma lo stato dovrà fissare i livelli base del servizio. Dunque servirà una forte sinergia tra centro e periferia. Ma le vicende degli ultimi giorni non lasciano presagire nulla di buono. Con le regioni che sono partite in ordine sparso, varando piani e stanziamenti diversi di territorio in territorio, e il ministero dell'Istruzione che si è prima trovato a inseguire e poi, all'ultima curva, ha deciso il sorpasso. Inserendo in un decreto legge sulle violazioni comunitarie una sanatoria generalizzata sui docenti rimasti senza incarico, in cui anche le autonomie avranno un ruolo di primo piano. Autonomie che dopo aver fatto da sole (alcune come Sicilia e Sardegna da oltre un mese), solo ieri hanno chiesto una cabina di regia comune. Peccato che all'inizio dell'anno scolastico manchino appena quattro giorni. Mentre di mesi ne sono già trascorsi 14 da quando la manovra triennale del 2008 ha introdotto i tagli agli organici.