L'apertura al mercato dei futures c'è. Ma i regolatori cinesi, che stanno studiando le norme per aprire la prima piattaforma del genere nella Repubblica Popolare, sono cauti. Non solo hanno imposto ai futuri operatori un training di almeno dieci giorni con una sorta di simulazione del mercato, ma hanno fissato anche una soglia economica di accesso. Una cifra, risibile per altri mercati, elevata per il settore retail cinese: le Autorità autorizzeranno infatti l'operatività solo a chi possiede un conto di almeno 500 mila yuan, poco più di 70 mila dollari, un requisito a cui risponde solo il 3% degli investitori singoli della Repubblica Popolare. Dopo una lunga attesa il via ufficiale al mercato dei futures di Shanghai dovrebbe avvenire ad aprile. Da quel momento si vedrà se le nuove regole riusciranno davvero ad assicurare come promesso operazioni stabili, salutari e sicure. (G.Ve.)