Specchio del distacco fra il paese reale e la sua rappresentazione legale. E crocevia di contraddizioni dove il lavoro in nero s'intreccia con la possibilità di emergere e con la tradizionale infedeltà delle dichiarazioni dei redditi. Forse la regolarizzazione delle colf è qualcosa di più di un'operazione tecnica. Per sanare una colf occorre un reddito minimo di 20mila euro. Ma gli italiani che dichiarano meno di questo reddito annuale sono circa 28 milioni sulla base delle statistiche 2007. E qui cominciano le domande. Il limite è troppo alto? Forse sì, ma per assumere, una capacità di spesa bisogna pur averla. Le dichiarazioni non sono fedeli? Sì, e si sa, ma un parametro come quello del reddito è chiaro e fruibile, soprattutto per un'operazione destinata a coinvolgere centinaia di migliaia di persone. Servirebbe più flessibilità? Forse, ma ogni flessibilità si irrigidisce di fronte a dati credibili solo in parte. Il tempo stringe e cercare una via d'uscita può diventare il modo per ridare sprint a un'operazione che, per il momento, sembra procedere con il freno a mano tirato.