Se la Fed fosse un hedge fund, sarebbe l'hedge più grande del mondo. Che assurdità, potrebbe dire qualcuno. Ma la battuta non è poi così paradossale. Intanto la Banca centrale Usa ha deciso di assumere 160 talenti finanziari da aggiungere ai 240 del suo staff. Analisti? Ricercatori? No soprattutto trader, operatori del reddito fisso, gestori del rischio, esperti di cartolarizzazioni: insomma tutto quel che serve per gestire un portafoglio di titoli di stato, obbligazioni, titoli di credito sui mutui casa e sui mutui commerciali. Anche perché quello della Fed non è un portafoglio da poco: oltre 2mila miliardi di $ nel 2008, raddoppiato dal 2007 e destinato a crescere di un buon 50% per fine anno. Dopo aver acquistato attività di ogni genere per dar liquidità alle banche Usa, la Fed s'è ritrovata ad essere «il prestatore di prima, di seconda e di ultima istanza», come l'ha definita David Rosenberg. Circola una malignità a Wall Street. E se la Fed decidesse di assumere anche banchieri d'investimento? Allora diventerebbe pure una vera banca d'affari, l'unico concorrente temibile per Goldman Sachs. (W.R.)