Con il mercato interbancario congelato (anche se qualcuno intravede segnali di miglioramento) come fanno le banche a rifinanziarsi? Sempre di più si rivolgono alla Bce. L'ultimo caso è quello della Banca Monte Parma che ha dato cartolarizzazioni (mutui ipotecari trasformati in titoli negoziabili) alla Banca Centrale Europea (la custode dell'Euro) per ottenere 290 milioni di euro a un tasso di sconto dell'1 per cento. Il fenomeno non è nuovo perché negli ultimi mesi sono stati numerosi i casi analoghi da parte dei principali istituti italiani. Ma, dopo i big, ecco che anche le banche minori si rivolgono a Francoforte per ottenere finanziamenti. Il Monte Parma (la cui operazione è stata messa in piedi da Lucciola&Partners e assistita dallo studio legale Orrick) non è una banca qualsiasi perché è tra le più antiche del mondo (nata nel 1488 prima ancora che Cristoforo Colombo scoprisse l'America) ed è rimasta una sorta di «boutique» del credito nel corso dei secoli. (S.Fi.)