La fortuna questa volta ha voltato le spalle a Las Vegas. La capitale del gioco d'azzardo passa attraverso uno dei suoi momenti più difficili e i dati sugli incassi dei casinò sembrano confermarlo. A fine giugno i ricavi delle sale da gioco sulla Strip e dintorni sono crollati infatti a 414 milioni di dollari, in calo del 15%, più del doppio rispetto alla flessione di maggio. E non sono bastate le numerosi offerte speciali. I turisti non si vedono e anche i voli nell'aeroporto della città hanno registrato una diminuzione del 12% nei primi sei mesi dell'anno. Ad essere in crisi è tutto il settore delle scommesse e altri centri del gioco a stelle e strisce non se la passano meglio. Ad Atlantic City, la seconda città per l'azzardo negli Stati Uniti, i ricavi sono caduti del 13%. La situazione non accenna a migliorare visto che a breve potrebbe aumentare anche la concorrenza. Alle prese con bilanci magri, infatti, una dozzina di altri stati americani sta pensando di aprire casinò entro la fine dell'anno. (G.Ve.)