Man sta facendo piazza pulita come non mai. Due giorni fa il produttore di mezzi pesanti ha annunciato il pagamento di una multa di 150 milioni di euro per chiudere un'indagine di corruzione. Ieri invece la società ha trasmesso alle autorità inquirenti una lista di altri 80 versamenti "sospetti", e annunciato 20 licenziamenti. Arrivato in novembre l'austriaco Georg Pachta-Reyhofen, il nuovo presidente confermato sempre ieri dal consiglio di sorveglianza, non vuole perdere tempo. In Germania i maligni sostengono che dietro al suo attivismo ci sarebbe la lunga mano di un suo compatriota, Ferdinand Piëch, padre padrone di Volkswagen che è azionista di riferimento di Man. Nel fare pulizia Piëch starebbe in realtà piazzando i suoi uomini pur di accelerare l'integrazione della società nel grande gruppo automobilistico. (B.R.)