Ormai è dalla vigilia di Natale che l'Eurotunnel fa parlare di sé. I quattro treni bloccati il 19 dicembre, con 2mila persone a bordo, avevano messo a dura prova il tunnel e i nervi di quanti hanno dovuto passare oltre 15 ore all'interno dei convogli, privi di acqua, cibo, riscaldamento, luce e informazioni. Tuttavia con il moltiplicarsi delle emergenze il gruppo è riuscito a difendersi meglio fra treni in panne e passeggeri imbufaliti; tanto che il convoglio che si è bloccato nel tunnel giovedì scorso non ha provocato lo stesso tappo e dopo "solo" due ore è stato tratto in salvo. In ogni caso, nonostante la situazione critica non abbia rafforzato l'immagine del gruppo, Eurotunnel ha trovato degli insospettabili difensori. Sui binari? No, sembra in Borsa: per ogni treno bloccato nel tunnel sotto la Manica il titolo balza dell'1% e se si bloccano quattro treni - come prima di Natale - vola del 4%. Poi, passata l'emergenza, il titolo cede. Ieri non ci sono stati blocchi (-1,26%). (A.Grass.)