Le entrate fiscali cercano di risalire la china di un 2009 iniziato sotto il segno meno. E, a un primo sguardo, i dati di giugno confermano una lenta inversione di tendenza. Ma, a ben vedere, le statistiche rivelano che la ripresa è dovuta a un combustibile straordinario: gli incassi derivanti dalle imposte sostitutive che, a giugno, hanno pesato per cinque miliardi. In buona sostanza a sorreggere il gettito sono state le una tantum versate dai contribuenti per il riallineamento dei valori contabili e per la rivalutazione degli immobili risultanti nei rendiconti del 2007.
In tempi straordinari di crisi, dunque, la risposta del fisco è stata quella di attingere al serbatoio, per certi versi inesauribile, delle entrate straordinarie. Risposta pragmatica e, per molti versi, apprezzabile. Che lascia, però qualche incognita per il futuro, quando la spinta delle una tantum si sarà esaurita e il fisco dovrà tornare a macinare incassi secondo le regole ordinarie. Con sullo sfondo i problemi di sempre.