«...
PAGINA PRECEDENTE
L'alternativa all'essere più aggressivi e imparare a sfruttare il fatto che i terroristi agiscono nel cyberspazio, o arrivare a escluderli, è che i network continueranno a produrre metastasi. I giovani arrestati a Sarghoda non sono che la punta dell'iceberg.
Se l'appeal di al Qaeda facesse presa anche soltanto sul 5% del mondo musulmano - come ritengono molti esperti - si parla di ben 70 milioni di persone. Ma gli aspiranti jihadisti attratti dalla mentalità da XII secolo di al Qaeda hanno pur sempre bisogno della tecnologia informatica del XXI secolo per tenersi in contatto tra loro.
Gli arresti di Sarghoda, l'episodio di questi giorni di David Headley a Chicago, quello di poco precedente di Najibullah Zazi, conducente di una navetta dell'aeroporto di Denver, sono tutti segnali dell'emergere di una sottocultura che sempre più di frequente si afferma nel cyberspazio e da esso dipende. Cerchiamo quindi di sfruttare a nostro vantaggio questa loro dipendenza, e di farlo immediatamente.
John Arquilla è professore di analisi della Difesa presso l'U.S. Naval Postgraduate School
(Traduzione di Anna Bissanti)