È una battaglia che può apparire tecnica e pignola; in realtà ha una valenza politica cruciale. Oggetto delle discussioni è la nuova vigilanza dei mercati finanziari. La riforma prevede la nascita di un organismo presieduto dal presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, il comitato europeo per i rischi sistemici, che riunirà i vari enti nazionali. In una opinione ieri, la Bce ha messo l'accento su un punto particolare, suggerendo «l'introduzione di un emendamento tale da eliminare qualsiasi ostacolo allo scambio di informazioni» tra lo European Systemic Risk Board e le varie autorità coinvolte. Si tratta di un aspetto decisivo per assicurare il successo del nuovo organismo in un contesto nel quale la vigilanza bancaria rimane nazionale nonostante la presenza di banche sempre più europee. Nessuno a Francoforte ha dimenticato la riluttanza colpevole di molti paesi a rivelare ai partner europei, quando scoppiò la crisi, il reale stato di salute dei propri istituti di credito. (B.R.)