Quando si parla dei pericoli derivanti da un eventuale fallimento della Grecia si pensa all'esposizione delle banche tedesche o francesi nel paese mediterraneo e a un eventuale effetto-domino in Spagna e in Portogallo. Ma anche il sistema bancario greco potrebbe scatenare un putiferio se la crisi ad Atene dovesse peggiorare. Cifre ufficiali citate dal quotidiano tedesco Handelsblatt mostrano come gli istituti di credito greci - e in particolare la National Bank of Greece, Eurobank EFG e Piraeus Bank - siano molto presenti nei Balcani e nell'Europa dell'Est. In Romania o in Serbia hanno una quota superiore al 10% del mercato. In Bulgaria è addirittura del 30%. Cosa potrebbe succedere se a un certo punto le banche greche, in preda alla crisi, decidessero di rimpatriare fondi e abbandonare le società all'estero al loro destino? Alcuni osservatori sostengono che una caduta della Grecia provocherebbe un impatto negativo non solo verso Ovest, ma anche verso Nord. (B.R.)