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Colpisce anche la proposta del senatore Enrico Morando, considerato un riformista, in tema di Tremonti-bond: emettere una tassa "virtuosa" sulle banche per combattere il gigantismo spingendole verso il loro "buon mestiere", raccogliere soldi e prestarli alle imprese. Insomma, le banche dovrebbero pagare un "piccolo premio" per l'assicurazione loro data con la messa a disposizione da parte dello Stato dei Tremonti bond contro il rischio di fallimento. La creatività non manca, ma davvero nel Pd pensano ci sia bisogno di un'altra tassa?
(Ps. Si riparla di presidenzialismo, di assetto istituzionale più veloce e meno costoso, di monocameralismo e riduzione dei parlamentari. E l'abolizione delle province, contenuta in una serie di ponderosi progetti di revisione costituzionale? Ieri la Camera ha certificato che la proposta (trasversale a tutti gli schieramenti politici) è naufragata e che Pdl, Lega e Pd hanno cambiato parere. La riforma-abolizione annunciata è così riaffondata in un cassetto: non era la volta buona. Ce ne sarà mai una?)
guido.gentili@ilsole24ore.com