Nei saldi, all'inizio di luglio, ci speravano tutti: piccoli e grandi negozi multimarca, boutique di lusso e catene di abbigliamento. Ma alla fine, a guadagnare davvero dalla vendite estive sono stati solo gli outlet, le cittadelle dello shopping griffato a prezzi scontati tutto l'anno e ancora più scontati durante i periodi dei saldi, con ribassi che arrivano al 90% rispetto ai cartellini dei negozi di città. I visitatori degli outlet sono cresciuti, nel solo mese di luglio, dal 10 al 30%, idem per gli acquisti. Per tutti gli altri, rispetto a un anno fa, c'è stato un calo di vendite che oscilla tra il 5 e il 10 per cento. Nessuno però osa lamentarsi troppo: nei primi sei mesi dell'anno, e in particolare in aprile e maggio, i negozi d'abbigliamento erano stati disertati dalla maggior parte degli italiani, causando un vero e proprio crollo del giro d'affari. Non è solo colpa della crisi, ammettono gli stessi negozianti, ma dell'eccesso di offerta e, forse, dei prezzi di partenza troppo alti. E su questo dovrebbero riflettere le case di moda. Perché quando la ripresa arriverà – e primi segnali ci sono – i consumatori si saranno fatti più furbi.