Cinquanta euro per l'attivazione della banda larga ai giovani. Da domani gli incentivi del governo saranno effettivamente disponibili. Un aiuto, uno stimolo alla sottoscrizione di nuovi contratti ma certamente non un volano alla diffusione dei collegamenti veloci. La banda larga, anche limitando il campo dell'osservazione al dibattito per la concessione degli ultimi incentivi, è andata via via diventando sempre più stretta. Si era partiti dall'ipotesi di finanziamento dell'intera infrastruttura - 800 milioni - e si è arrivati, passando da varie fasi intermedie a scalare, alla concessione dei contributi una tantum ai giovani per l'attivazione dei nuovi contratti. Eppure non c'è analista, economista, politico che non ritenga la costruzione di una rete a banda larga una priorità per lo sviluppo del paese.
Intendiamoci, nessuno pensa che si debbano raggiungere gli angoli più sperduti d'Italia. Ma dai dati diffusi periodicamente è evidente che una domanda esiste ed è robusta. Nel paese reale la banda larga è un'esigenza: nel dibattito politico, nei fatti, è sparita. A parte le parole e gli incentivi simbolici.