Anche l'Hotel Oloffson è tra le rovine e i morti: là, nell'albergo della capitale di Haiti Port-au-Prince lo scrittore Graham Greene romanzò il suo capolavoro I commedianti, chiamandolo Hotel Trianon e immaginando che la decadenza morale, la corruzione e la povertà dei tempi del dittatore Papa Doc Duvalier fossero un apologo per il genere umano perduto. Tragica Haiti, come se Dei malvagi si accanissero contro la prima, fiera, repubblica di ex schiavi liberati. La miseria da ultimo posto nelle classifica mondiali, dittature feroci con il clan dei Duvalier, la speranza Aristide frantumata fra golpe, mafie e crudeltà. L'epidemia di Aids. I vicini lontanissimi, la Coast Guard americana addestrata a riportare a casa i profughi haitiani e dare asilo a quelli cubani, destino opposto del naufrago. Oggi un terremoto che potrebbe avere fatto decine di migliaia di morti. Senza una risorsa né interna, né internazionale, per le vittime. A pagina 3 pubblichiamo qualche indirizzo di associazioni umanitarie che raccolgono fondi. Date una mano se potete perché lo sfortunato popolo di Haiti, l'ultimo della terra, è solo.