L'ansia cinese di aggiudicarsi quote dei grandi produttori di metalli sta trovando uno sfogo nella critica situazione di Oleg Deripaska, fino al 2008 il più ricco oligarca russo. La sua Rusal, numero uno dell'alluminio, vuol sbarcare in borsa a Hong Kong e a Parigi per rastrellare 2 miliardi di dollari. Ma prima deve riscadenzare con una settantina di banche occidentali un debito di 7,3 miliardi di $ (gli altri 9,5 li deve a banche russe e al socio Mikhail Prokhorov). Per raggiungere l'obiettivo, Rusal deve ottenere un solido appoggio degli investitori cinesi e la strada giusta potrebbe essere la cessione di asset. Quel che la cinese Chalco non è riuscita a ottenere dall'indebitato gruppo australiano Rio Tinto, potrebbe essere a portata di mano, ma in Russia. (R.C.)