A guardare il conto economico di American Express si scopre che l'Europa conta poco - 3,1 miliardi di dollari su 24,5 miliardi di ricavi - e l'Italia ancora meno. Succede così che mentre al di qua delle alpi American Express deve affrontare il danno d'immagine e il blocco all'emissione delle carte "revolving" da parte di Bankitalia - che ha riscontrato carenze rispetto alla normativa di contrasto al riciclaggio e all'usura - a Wall Street il titolo del gruppo statunitense ha fatto segnare ieri i massimi dal 2008. Sorprende in particolare che nel settore del credito al consumo dove persino Jp Morgan ieri ha accusato perdite per 303 milioni di euro a fronte dei profitti record delle altre aree di business, American Express sia riuscita a chiudere un bilancio 2009 sostanzialmente in tenuta, con profitti per 2,1 miliardi di dollari. In ogni caso il dato stupefacente per il colosso delle carte di credito è nel mercato dei derivati del credito: nonostante la crescita delle insolvenze personali stia minando i fondamentali del settore del credito al consumo, American Express in questi giorni ha scalato posizioni come banca più solida del mondo. Attualmente con il costo dei cds a 66,83 punti base è al terzo posto, dietro Hsbc e Jp Morgan. (R.Fi.)