Il contribuente inglese entra in Formula 1. Non si tratta di una trovata del ministero dell'Economia britannico per rendere più popolari le imposte, ma dell'ultimo investimento di Lloyds Banking Group, banca in cui lo stato è azionista al 43%. Ancora non sono noti i dettagli dell'operazione, ma sembra che la società di private equity dell'istituto londinese abbia rilevato una quota di ManorGp, uno dei nuovi cinque team iscritti al mondiale 2010 di Formula 1. Sul piatto ci potrebbero essere circa 10 milioni di sterline che promettono di procurare un ritorno economico già a partire da quest'anno. Chissà però se le motivazioni presentate per difendere l'investimento hanno convinto il contribuente-azionista. I banchieri di Lloyds infatti, interpellati dalla stampa inglese, hanno semplicemente dichiarato che lo sbarco in Formula 1 è un'opportunità di investimento "insolitamente intrigante". (G.Ve.)