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L'auto riparte e si ferma in un altro quartiere popolare. Anche qui è una partita persa con il citofono. Si cerca un quarantenne che ha "dimenticato" di pagare la seconda semestralità del premio per l'assicurazione della moto. Trecento euro "appena", che quando si ha l'acqua alla gola, però, possono valere dieci volte tanto. «Mio fratello ha perso il lavoro, noi non possiamo aiutarlo, non abbiamo niente, cosa ci potete fare? E poi quella moto l'abbiamo venduta perché dovevamo mangiare», dice una donna, piena di rabbia. Giulia chiede i dettagli, poi comprende che la vendita è avvenuta dopo la scadenza del termine di pagamento. «I debiti non decadono automaticamente e suo fratello ha firmato un contratto che va rispettato – precisa – quello che può fare è mandarmi al più presto un fax in cui chiede un saldo e stralcio con il pagamento di 100 euro della pratica per motivi di difficoltà economica». La donna si calma e sembra convinta, si danno un nuovo appuntamento.
Squilla ancora il telefono. Un uomo non riesce a capacitarsi di non avere pagato le rate di un finanziamento. «Eppure avevo fatto l'addebito automatico sul conto corrente», dice. «Se è in rosso la pratica non è andata a buon fine – gli spiega Giulia – bisogna sempre controllare il conto corrente, perché una svista può costare cara. La cosa più urgente da fare in questi casi è un bel corso accelerato sui servizi bancari».