Adesso lo dicono tutti. Sono piccoli numeri, certo, anche impressioni personali, ma se è vero che due indizi sono due indizi ma tre fanno una prova, siamo vicini a qualcosa di più concreto di semplici avvisaglie. Le voci vengono dall'economia reale, dalla miriade di piccole e medie aziende che in questi giorni affrontano l'esame di due fiere importanti come Pitti Uomo a Firenze, per la moda maschile, e il Macef a Milano, per l'oggettistica per la casa e la bigiotteria. In entrambi i casi è tornato un cauto ottimismo. A Firenze, come a Milano, i visitatori, cioè i buyer, sono in aumento, gli stranieri sono arrivati, e in qualche caso sono addirittura in Italia per la prima volta. La crisi è passata, finita? Per il momento forse si è arrestata la caduta. È già un buon punto d'appoggio per ripartire. Ma l'impressione più credibile è che molti imprenditori si sono resi conto che il mondo è cambiato, hanno trovato la capacità di ripensare l'azienda e il loro prodotto, di spingere lo sguardo oltre. E stanno ritrovando nuove energie.