S wooosh. «Come è bello andare sugli sci...». Siamo sul monte Olimpo ed Eracle, patito di tutti gli sport, canticchia mentre si cimenta in un ardimentoso slalom.
«Eracleee». Il forzuto semidio viene richiamato da Megera, una delle Erinni, le tre sorelle, divinità della vendetta, che Atena ha delegato a sorvegliare le piste. «Cosa c'èbellezza?». «Oh non fare tanto lospiritoso bellimbusto - interviene acida Tisifone, nota per essere la punitrice - Piuttosto, ce l'hai l'assicurazione obbligatoria?».
«Per mio padre! Non sto guidando la macchina, odiosa guardiana».
«E allora? E allora? - s'intromette con voce stridula Aletto - Non lo sai che Atena portatrice dell'egida ha stabilito che per poter sciare sull'Olimpo bisogna assicurarsi per la responsabilità civile per danni o infortuni che si possono causare a terzi? Per una volta non è una sua pensata, però, ma ha scopiazzato un provvedimento della regione Piemonte entrato in vigore ieri». «Piemonte? E dov'è, in Arcadia? Comunque io ho già la mia polizza volontaria per gli infortuni».
«Non basta, te la devi fare con lo skipass, altrimenti paghi una multa da 40 a 250 euro ». «Scusate care furiose sorelle, ma lo sci è uno sport con incidenza di rischio più bassa di tanti altri. Secondo l'università di Venezia è 10 per lo sci alpino, 13 per lo snowboard, 18 per il ciclismo e addirittura 41 per il calcio: eppure queste ultime attività possono essere praticate liberamente. Come mai?».
«Adesso chiamo il Terrore, la Rabbia e il Pallore e comincio a roderti il cuore». «No, calma, calma Megera. Facciamo noi la tredicesima fatica al posto suoe spieghiamogli che così ha deciso il legislatore». «Appunto e qui sta il problema quando la pubblica autorità si sostituisce ai cittadini, ritenendoli degli idioti, e compie scelte al loro posto. Magari sono inutili o dannose, ma obbligatorie. Qualcuno ha spiegato ai consiglieri regionali che rendere coercitiva l'assicurazione aumenta l'azzardo morale ( lo sciare senza diligenza) e le possibilità di frodi? Chi si fa male dirà più facilmente che è stato investito piuttosto che è caduto da solo. È già accaduto, come ricordava in un ottimo articolo Alessandro Rosa, per il Dolomiti Superski.L'analisi economica del settore assicurativo ha da tempo rilevato che l'obbligatorietà è perniciosa se l'assicuratore non è in grado di monitorare l'assicurato».
«Se non avessi delle serpi in testa, mi metterei le mani nei capelli a sentire questo impudente».
«Aletto, tesoro, non mi porti l'usuale turbamento, se non per il tuo alito mefitico, giacché ti ricordo altre cose: prima di tutto che le piste da sci sono permeabili e quindi potrebbero arrivare sportivi da altre regioni non dotati di polizza. Inoltre, la possibilità di essere controllati è minima: quante volte sei stata fermata su una pista da un vigile? E poi già oggi l'80% dei patiti della neve è assicurato, potendosi tuttavia scegliere da solo la copertura per lui più adatta, magari insieme a un pacchetto di altri servizi. D'altronde, se è vero che solo lo 0,3% degli infortuni sciistici è determinato da uno scontro, qual è il limite che ci si può aspettare dal legislatore in materia d'assicurazione obbligatoria? Quante altre situazioni di maggior rischio sono ignorate? Dovremmo intervenire su tutte? E soprattutto, perché si crede di dover sempre sostituirsi agli individui trattandoli da stupidi? A furia di trattarli così, rischiano di diventarlo veramente».
«Sorelle,andiamo via!Questo bamboccione non im-parerà proprio mai il rispetto dell'Autorità!
