Provate a porvi – come ha proposto lo psicologo cognitivo del Mit Steven Pinker, per mostrarci quanto squilibrate siano le nostre usuali categorie di giudizio – questa domanda: «Chi è più degno di ammirazione: Madre Teresa di Calcutta, Bill Gates o Norman Borlaug?» Vedrete che la vostra attenzione si polarizzerà sui primi due, mentre a Borlaug sarà riservato il classico «e chi diavolo era costui?»
Ebbene, Borlaug è stato l'eroe della rivoluzione verde in agricoltura. Ha usato la scienza, più di ogni altro nella storia, per ridurre la fame e la povertà nel mondo. È riconosciuto come colui che ha salvato miliardi di vite umane. Se sono in pochi a saperlo, nonostante il premio Nobel per pace del 1970 e numerosi altri premi vinti nell'arco della sua lunga vita, è solo perché, al contrario degli altri due, è stato un personaggio assai riservato e poco mediatico.
Borlaug è scomparso sabato scorso a Dallas a 95 anni. Era nato nel 1914, nei pressi di Cresco, in Iowa. Nel 2002 l'Accademia delle scienze degli Stati Uniti (Nas) gli assegnò uno dei suoi premi più prestigiosi, la Public Welfare Medal, valutando che la varietà di frumento resistente alle malattie che aveva messo a punto aveva scongiurato una catastrofe che avrebbe causato tra i 245 milioni e un miliardo di morti.
Gran parte delle attuali riserve di frumento mondiali esistono grazie alla tecnica di Borlaug, che permette anche di coltivare il grano in una varietà di ambienti. Intere colture in Messico, Asia, Africa e Sud America sono state trasformate grazie alla disponibilità delle nuove sementi.
Ha sempre difeso e sostenuto gli Ogm: «Sono il male minore che evita a milioni e milioni di persone nel mondo di morire di fame. Il punto è che la ricerca deve essere affidata a centri pubblici e non a privati», ha dichiarato nel 2002 durante una sua visita in Italia.
Borlaug è stato insignito anche della Presidential Medal of Freedom e della Congressional Gold Medal, i due più alti riconoscimenti civili degli Usa. «Borlaug ha dimostrato che un essere umano può cambiare il mondo», disse il presidente George W. Bush consegnandogli la medaglia nel 2007. Solo altre quattro persone hanno ricevuto sia il Nobel sia questi altri due premi: Martin Luther King, Madre Teresa, Nelson Mandela e Elie Wiesel.